Chirurgia Orale


Escluse poche eccezioni, qualsiasi manovra svolta dall’Odontoiatra nella bocca di un Paziente, è un piccolo intervento chirurgico anche se, nella maggioranza dei casi, si tratta di ferite di entità minima.

La chirurgia orale consente il trattamento di numerose patologie ossee, dei tessuti molli e dei denti, attraverso un vasto numero di interventi che possono essere eseguiti in Studio e con anestesia locale.

Grazie alla nostra lunga esperienza maturata specificamente in questo campo, operiamo innesti d’osso, rialzi di seno, granulomi, cisti, apicectomie, denti del giudizio inclusi ed eseguiamo interventi d’implantologia fino alla sostituzione di tutti i denti di una bocca con protesi fisse sostenute da impianti endossei (All-on-4, All-on-6, Toronto bridge).

In casi particolari, o quando il Paziente lo richieda, possiamo operare anche in anestesia generale o in sedazione cosciente allo scopo di ridurre l’ansia dell’intervento e lo stress correlato.

ottavi (denti del giudizio) inclusi

ottavi (denti del giudizio) inclusi

ottavi (denti del giudizio) inclusi; l'inferiore sinistro è inglobato in una vasta lesione cistica

ottavi (denti del giudizio) inclusi; l’inferiore sinistro è inglobato in una vasta lesione cistica

giudizio superiore sinistro incluso ed ectopico (fuori dalla sua sede naturale)

giudizio superiore sinistro incluso ed ectopico (fuori dalla sua sede naturale)

giudizio inferiore destro incluso

giudizio inferiore destro incluso

giudizio inferiore sinistro incluso con dente soprannumerario

giudizio inferiore sinistro incluso con dente soprannumerario

giudizio inferiore destro incluso profondo; lo stretto rapporto col nervo alveolare inf. (canale trasversale a metà radice) suggerisce l'approfondimento con TAC

giudizio inferiore destro incluso profondo; lo stretto rapporto col nervo alveolare inf. (canale trasversale a metà radice) suggerisce l’approfondimento con TAC

settimo e ottavo (giudizio) inclusi

settimo e ottavo (giudizio) inclusi

canino inferiore sinistro incluso ed ectopico (fuori dalla sua sede naturale)

canino inferiore sinistro incluso ed ectopico (fuori dalla sua sede naturale)

In genere si tratta di denti del giudizio (ottavi) o canini: nel nostro Studio operiamo molti pazienti inviati anche da altri dentisti che non svolgono questo genere di interventi; in qualche caso più complesso è necessario valutare una TAC ma, di solito, una radiografia panoramica digitale è sufficiente. Una volta fatta l’anestesia locale non si sente alcun dolore; subito dopo l’intervento è importante applicare del ghiaccio per alcune ore. In qualche caso è indicata una copertura antibiotica e antidolorifico al bisogno.

Il postoperatorio dura 2-4 gg durante i quali potrebbe verificarsi un lieve gonfiore locale.

Spesso i pazienti sono impauriti perché hanno sentito parlare del “rischio di paralisi” a seguito di estrazione del dente del giudizio inferiore; sfatiamo questo mito. Nessun rischio di paralisi anche nel caso di particolare vicinanza del dente incluso col “nervo alveolare inferiore” perché si tratta di nervo sensitivo e non motorio; il rischio remoto, nei rari casi di lesione a tale nervo, è quindi una diminuzione temporanea di sensibilità al labbro inferiore del lato operato. Affidatevi a operatori con esperienza specifica nel settore.

canino superiore sinistro incluso

canino superiore sinistro incluso

Granuloma

Si tratta di un processo infiammatorio cronico dell’osso, in genere all’apice della radice di un dente morto o devitalizzato; alla radiografia endorale appare come un alone scuro intorno all’apice della radice.

Se il dente non è stato devitalizzato è il caso di farlo quanto prima con buone possibilità di guarigione. Se è già devitalizzato le terapia cambia da caso a caso ma è sempre preferibile, ove possibile, fare un ritrattamento endodontico e rivalutare dopo qualche mese il risultato ottenuto. Non serve fare cure di antibiotici; è necessario che venga sterilizzato manualmente l’interno dei canali radicolari del dente interessato.

Il granuloma non curato si espande coinvolgendo più osso ed anche le radici dei denti adiacenti fino a diventare una cisti.

granulomi apicali

granulomi apicali

granuloma apicale

granuloma apicale

granuloma apicale

granuloma apicale

Cisti

Neoformazione circondata da una parete che si espande, più o meno velocemente, nel tessuto in cui si trova; di solito sono benigne ma, in qualche caso, tendono a riformarsi anche una volta rimosse.

In molti casi è sufficiente una OPT digitale (RX panoramica) ma in qualche caso è necessario studiare l’anatomia locale con una TAC.

Di routine facciamo fare un esame istologico alla cisti rimossa per valutarne la natura.

Si tratta di un intervento che mira ad eliminare la lesione che si trova all’apice della radice (di solito un granuloma) insieme a parte della radice stessa; lo scopo è quello di rimuovere una patologia ossea legata alla presenza di batteri nella radice del dente mantenendo il dente ancora valido in bocca seppur parzialmente menomato dall’amputazione di parte della radice.

L’intervento è indicato soprattutto quando un dente ha già subìto terapie endodontiche, magari più volte, senza successo oppure quando la presenza di perni e corone protesiche  impediscono di rientrare nei canali radicolari per sterilizzarli e fare quindi il ritrattamento endodontico.

Quando, per inserire uno o più impianti in sostituzione di denti mancanti, è necessario ricostituire la necessaria altezza e spessore dell’osso, si ricorre all’innesto di osso che può essere fatto con molte tecniche:

  • in alcune zone della bocca è più indicata l’apposizione dell’osso mancante sotto la gengiva a contatto con l’osso naturale
  • in altre invece si inserisce l’innesto all’interno di una cavità naturale (seno mascellare) per poterlo poi sfruttare in altezza per inserire gli impianti necessari (rialzo del pavimento del seno mascellare).

Il materiale utilizzato per l’innesto può essere:

  • osso autologo – osso dello stesso Paziente che può essere prelevato in varie sedi del corpo (teca cranica, spina iliaca, mento e angolo mandibolare) ed innestato immediatamente nella sede prevista; questa tecnica, a fronte di ottimi risultati di attecchimento ed induzione alla produzione di nuovo osso naturale, ha l’inconveniente di essere più impegnativa per il Paziente a causa del post-operatorio legato a 2 sedi d’intervento che spesso richiedono l’anestesia totale
  • osso sintetico – composti sintetici sostitutivi dell’osso naturale che vengono, col tempo, riassorbiti e sostituiti da osso naturale; il vantaggio per il Paziente è quello di non dover subire 2 interventi contemporanei (uno per il prelievo e l’altro per l’innesto) ma lo svantaggio è una minore capacità di questo materiale di indurre la produzione di nuovo osso naturale ed un lungo tempo di riassorbimento/sostituzione.
  • osso eterologo - osso naturale proveniente da altre specie animali (bovino, suino) opportunamente trattato; stessi vantaggi e svantaggi dell’osso sintetico
  • osso omologo – osso umano sottoposto a rigidi protocolli internazionali di prelievo, conservazione, lavorazione, certificazione e distribuzione da parte del Centro di Conservazione del Tessuto Osseo della Banca Regionale dei Tessuti che si trova presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Careggi (FI). Questo è il materiale che noi utilizziamo presso il nostro Studio applicando una tecnica che ha i vantaggi dell’osso autologo e nessuno degli svantaggi del sintetico e dell’eterologo. Molte sono le Strutture Ospedaliere che si servono di questo moderno ed efficiente servizio (interventi di protesi e revisione di anca e ginocchio, traumatologia dello sport e non, tumori ossei, chirurgia vertebrale, otorino) e noi siamo all’avanguardia insieme a loro.

Chiedeteci un consulto gratuito via email allegando, se volete, le vostre radiografie e/o fotografie.